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lunedì 9 maggio 2016

FEROMONI: LOTTA NATURALE CONTRO I PARASSITI
















Secondo la direttiva UE 128/09 vengono impostati programmi dettagliati per l'uso "sostenibile" dei fitofarmaci, ovvero pesticidi. Ogni anno inoltre, come abbiamo visto, vengono "rinnovate" a termine la così detti "istanze d'emergenza" con le quali si legalizza ciò che non si può usare perchè altamente tossico... perchè ricordiamo, non esiste solo il Glifosato..


Come relazionato dalla stessa Camera dei Deputati,  la maggior parte di queste sostanze attive non sono più o non sono ancora autorizzate dall'Unione europea (ad esempio, 1,3 dicloropropene; chloropicrin; pretilachlor; propanil; propargite; quinclorac; terbacil) e il meccanismo dell’«autorizzazione eccezionale» consente di non effettuare l’iter previsto dal sistema autorizzativo, che prevede, fra l'altro, la verifica dell'impatto (ambientale e sulla salute), non essendo, le richieste, corredate della documentazione necessaria a tali scopi, come previsto nelle autorizzazioni all'immissione in commercio dai prodotti.

Una difesa interessante, priva completamente di tossicità, che sta prendendo piede, anche se non ancora particolarmente diffusa è quella a base di feromoni, da tempo utilizzati contro i lepidotteri ma recentemente anche contro coleotteri e ditteri.

I feromoni sono sostanze chimiche utilizzate dagli insetti per trasmettere messaggi. Esistono feromoni che comunicano pericolo, oppure richiamano altri individui, ma quelli che attualmente hanno trovato applicazioni pratiche sono i feromoni sessuali, emessi dalle femmine per attirare i maschi nella ricerca per l’accoppiamento. Ogni specie emette una determinata miscela feromonica che la distingue da tutte le altre.

Nei primi anni '60 siamo stati in grado di identificare e produrre per via sintetica i feromoni sessuali (“sex pheromones”) di alcuni insetti, ottenendo ottimi risultati nella "lotta indiretta" e "diretta" ai fitofagi dannosi e soprattutto contro i lepidotteri (Maini, 1974;Celli e Maini, 1988).

I sistemi di erogazione sono stati oggetto di varie ricerche per cui ora sono disponibili varie alternative per controllare la stessa specie. In Italia, le colture maggiormente interessate per ora sono le pomacee (melo, pero, nespolo..), la vite e le drupacee (albicocco, ciliegio, susino, mandorlo, pesco..) .

L'utilizzo dei feromoni viene impiegato quindi non solo come monitoraggio ma vera lotta, visto che l'obiettivo principale, come difesa delle colture, è l'inibizione dell'accoppiamento.

Sono attualmente disponibili diversi sistemi di distribuzione, che agiscono in modo anche sensibilmente differente tra loro: alcuni sistemi provocano nei maschi la saturazione del sistema di percezione ed elaborazione del segnale, altri creano una quantità di false tracce che distolgono i maschi dalla ricerca della femmina, altri ancora mascherano i segnali naturali sovrapponendo una quantità di feromone sintetico alle tracce naturali.

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